lunedì 9 aprile 2012

BURRASCHIA


BURRASCHIA
In quest’eternità , negli abissi marini, giacciono molti marinai e pescatori. Ne vogliamo ricordare uno ,  “Burraschia” , al secolo Antonio Buccarella che  nel corso della sua non lunghissima vita ( aveva cinquantasei anni) aveva visto , vissuto  e sofferto  tutti i drammi  dei naufragi e anche le tragedie per i tanti pescatori di Gallipoli,  amici e fratelli ,  scomparsi  in mare   .
Era un marinaio  vero , di quelli che sanno tutto delle barche  dei venti e degli uomini che vanno per mare , marinai che ormai non esistono più , marinai  che vivono ogni giorno  come se fosse  unico ,  con il  naufragio  costantemente addosso.  Di questi marinai , nessuno finora ha  narrato le  avventure epiche, l’eroismo  , i rischi  drammatici  del loro navigare in condizioni impossibili, le tragedie consumate nei loro  cuori . Eppure   tutto questo fa parte della  storia  vera di Gallipoli , e della storia  tout court  del  mondo ,  non  dei sogni  e delle  fantasie dei  libri e dei film.  E’ triste non vederlo più. Ma forse andando per mare avremo modo di rincontrarlo, per chè la sua anima è lì, tra i venti e le tempeste.
Ma in mare aperto , negli oceani, capitava (e capita ancora oggi) che un s’udisse un canto misterioso e strano
Un canto misterioso percorre gli abissi marini, si propaga scivolando lungo canali invisibili, e va lontano, molto lontano. Lo si sente, sott'acqua, a chilometri di distanza, ma anche i marinai che riposano nelle stive possono udirlo, con sorpresa ed angoscia”.  Che cos’è? Di che si tratta? Di mostri marini, piovre e serpenti giganti...o forse del canto delle sirene, che Ulisse volle ascoltare legato all'albero maestro?

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