domenica 1 gennaio 2012

VISITA ILLUSTRATA AL MAXXI DI ROMA

VISITA AL MAXXI DI ROMA

Venite, Siori e Siore , al Maxxi di Roma
Ecologia delle mente , ecologia delle idee nuove
Roba da fachiri di germinazione accelerata
Ricordi dell’accademico  Trabocchevole:
Vi parlerò del niente , e del niente dirò cose da niente
Onde da voi non chieggo che attenzione del niente

E’ qui che ritrovo il brindisino G. Gabellone 
e i suoi cactus realizzati in creta 
e successivamente distrutti
In modo tale che la foto sia
l’unica testimonianza dell’opera

Solo chi mangerà la foto , così  com’è,
senza condimenti, potrà rendere perfetta
l’opera dello spinoso salentino)
e così potrà aderire all’Accademia degli Incogniti
di Venezia e parlare della maravigia del niente, ciò!


E poi c’è Avaton e il suo muro bruciato
L’artista invisibile del visibile
Ossia la cazzata Aurea della cazzata
L’arte di attaccarsi al membro virile
 I tubi rossi sospesi nel vuoto che proiettano
soli e lune rosse nel bel cielo dell’avvenire
e la voce istoriata  di claudio villa reuccio de Roma


Monatti rossi è nero con un che di corvo
Rosso non avrai il mio scalpo e il becco puntuto
-          Giallo – del furbo uccello
Specie estinta, ma non sa di esserlo.




Ecco una Lady Diana d’annata (1985)
con  smalto tempera gesso su tavola
Pinguin ,Batman  e Cappuccetto Rosso
Con i sette Nani che soffrono di appendicite
E non c’è un cane di dottore che possa curarli.


Lo spazio è il filo conduttore del primo allestimento
della collezione permanente dei due musei di arte e di architettura

Lo Spazio di Anselm Kiefer , padre del tennista tedesco
E il cielo di Sterne Fall - con la storia – le tragedie  delle stelle
- ogni stella sia un numero da lager sulle braccia degli ebrei
E nodo per  legare in modo perpetuo tutte le figure della botanica parallela di Lionni  

Eccolo Fabio Mauri
Con il monumento di valigie bauli e borse ,
muro occidentale  o muro del pianto di gerusalenne ,
divisione del mondo , simbolo della shoa e di ogni esilio
tappeti di angioli ciechi che appestano con le loro ali
caduti dall’alto di torri dirupi rocche e ciminiere

Triplo fiume poetico con foce che tutto trasporta, stracci scarpe vecchie bottiglie di plastica gonfi cadaveri di animali rami d’albero pezzi di legno e tanta merda, montagne di merda che si depositano sulle due rive  che scintillano al sole insieme agli orridi stracci di plastica trattenuti dai cespugli delle sponde.  Ecco i fiumi nobili di Ungaretti, l’Arno, L’Adige, L’isonzo….


Pino Pascali da Polignano a Mare 
e la sua attitudine ludica e liberatoria che reinventa
il mondo esplorando con leggerezza
gli elementi primordiali dell’uomo e della natura 
in scala monumentale attraverso materiali industriali
Desolata cravatta a rombi del testimone numero 24
la corte di Giustizia dell’Aja sublime assurdità di Giusta Ingiustizia
  

Corda di giornali di Stefano Arienti
– intestino con notizie digerite , fusto di pino di svezia sanguinanate –
linfa dell’albero che scorre nel legno
sguardo  di  cuoio martellato

Giuseppe Penone 
protagonista dell’arte povera ,
agli organici processi di sviluppo e di  trasformazione
corde di fede e talento da guernica delle pecore

Nel mondo esistono e sono sempre esistite
solo opere bidimensionali  o tridimensionali
E alcune opere invisibili  un  tavolo una bottiglia
un bicchiere delle posate , una statua con cappello in testa ,
i sandali con una donna invisibile 
- poggiate su casse di legno dipinta di bianco

Mondo in equilibrio instabile
– foglia d’oro su tavola
Opere di carattere oggettuale
ispirate alla legge della fisica
Annuncio mortuario  e Civiltà sumera
Poi per fortuna arrivò Schanuard il musicista
E ci portò un po’ di sigari e panini al prosciutto

In principio era l’immaginazione
Macchie rosse a spruzzo
Cappello di paglia  - sandali
Una sedia sistemata vicino al fuoco
Palla di gomma
La chiamavano Mimì
Ma il suo nome era Lucia
Lei ce l’aveva un’anima lieve

Ma ecco che passiamo di stanza
Roccia con giavellotto
Scheletro con i pattini  e il suo cane con matita
asta dorata , il tempo , lo sbaglio , lo spazio
Dovevano pur morire un giorno all’altro.
Chi?
Stanlio e Ollio.
Sì, ma tutto va preso con le molle.
Magari questi risuscitano e ci fanno ancora ridere


Nel 1962 volti intensi a matita colorata su carta –
donne allo specchio con pastello a cera e a china
Klee e Carrà
Che ci fanno qui tra
Tre velieri biondi 
E  il nazionalismo informale di Luigi Moretti

L’immortalità è una croce ,
una gigantesca croce fatta con una ics
Necrologio del novembre 1969
Profumo di verbena, fregatane.

Un vetro diagonale obliquo svelato  dal maestro Anteri 
le due metà del parallelepipido in plexiglas –
Ubiquità dei  vasi azzurri su piani diversi
Acciaio –gabbia con sbarre allacciate
Pirite sotto vetro
Una voce da Pirito
Questo è il lato epico della verità, amigo

E la Piramide in plexiglas – di De Dominicis 
e l’ovale perfettto del Paperino di Destroy?
E il cubo invisibile?
E  Gilgamesh ?
E la madonna che ride?
A volte sono cose da nulla,
durano lo spazio di un gesto.

Tornate martedì. Il museo il lunedì è chiuso.

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