giovedì 5 gennaio 2012

Maria Luisa Spaziani

 MARIA LUISA SPAZIANI VOLPE E  TIGRE INNAMORATA




                           DI AUGUSTO BENEMEGLIO

1.     Una bara per la Spaziani
Per protesta le hanno consegnato  una bara, nella sua specifica carica di presidente  del  Centro Internazionale Eugenio Montale . Nella bara c'era un messaggio che diceva che  "propina  menzogne , per giustificare e indebitamente mantenere la propria posizione di potere,  un potere che mantiene  grazie al  cadavere eccellente dell'ultimo grande  poeta italiano , suo compagno e  amante,  Eusebio Montale. 
Il messaggio continua : "…e intorno a lei  prosperano e ingrassano personaggi brulicanti, parassiti velenosi incapaci di vita propria" , gli stessi  gretti personaggi che ignorano i latori del messaggio ,  i giovani poeti , che hanno il solo torto  di essere …ancora in vita. Lei e il suo gruppo  "continuano a uccidere, a colpire spietati il cuore indifeso dell'Arte".

2.     I giovani poeti d’Azione
Lei è Maria Luisa Spaziani , loro sono ovviamente i “Giovani Poeti d'Azione” , quasi tutti artisti  senza arte né parte e senza una  soldo bucato in tasca, che accusano  la poetessa di non aver  mai  dimostrato interesse per la loro produzione  poetica o per le numerose manifestazioni culturali da essi  organizzate. Anzi in diverse occasione avrebbe tentato addirittura di influenzare "terzi ben disposti nei nostri confronti ad agire contro di noi…" E  sostengono che una " persona della sua età “ , che è per giunta “immeritatamente”   ritenuta una delle maggiori poetesse d'Italia, non avrebbe dovuto temere nessun confronto con dei giovani poeti e giungere ad una così bassa competizione. L'accusano di essere l'espressione più vieta  del potere culturale ufficiale che esprime una  desolante povertà spirituale e artistica e la più assoluta grettezza.

3.     Lampada Liberty
Esagerano, ovviamente. Maria Luisa non ha tutto quel potere che credono loro , né ricava più di tanto dalle sue cariche. Per vivere continua a fare la cattedratica ( è ordinaria di lingua francese all'Università di Messina) , arrotondando  quando puo' ( è ormai anziana ed ha al suo seguito un  piccolo esercito di persone da mantenere )  coi premi letterari. Vanno bene tutti , anche i minori , purché ci siano soldi in palio .
Ed è proprio in uno di questi concorsi  letterari - a Sorrento - che  ho avuto l'onore e il piacere di conoscere  Maria Luisa , " la volpe" ,  - come la definì  Montale , quasi sette lustri più vecchio , suo amante e suo sponsor , come scrive malignamente Alda Merini :  "Maria Luisa fu il tuo gingillo felice / vi ci giocasti la senilità" . A me la Spaziani  ha suggerito  l'idea  piuttosto di una lampada liberty un po' polverosa che si trovano dai rigattieri , o una vecchia tigre  senza unghie con la voce incatarrata  per le sigarette che fuma ,una  dietro l'altra , ogni giorno. 

4.     La traversata dell’Oasi
Era incazzatissima perché era stata trattata alla stregua di tutti gli altri misconosciuti poeti ( quorum ego)  e per il fatto che ancora non era arrivato il suo libro Mondadori  "La traversata dell'Oasi " , che le aveva fruttato il primo premio , ( millecinquecento euro)  , di cui avrebbe potuto vendere qualche copia.  Con quei suoi capelli rossi e radi e il suo scialle nero sembrava più una di quelle  vecchine che portano le cartate di avanzi ai gatti famelici del Teatro Marcello , che alla furba volpe, di cui comunque il suo volto conserva le sembianze.  Ma al di là delle apparenze fisionomiche e del suo carattere - che non dev'essere molto tenero - secondo me è una  grande  poeta  e non sono il solo a pensarla così. C'è  infatti chi la considera tout court la più grande poeta italiana vivente , unitamente alla richiamata Alda Merini,  e l'ha scelta  per farci  su la tesi  di laurea ,  "per la capacità evocativa e  per la forza  della sua poesia". Nel suo ultimo libro,  La traversata dell'oasi , rincorre la parabola di un amore maturo e senza tempo. Palpiti, impennate emotive e altrettanti scoramenti eludono la monotonia della melodia fissa in doppie quartine che alternano endecasillabi, decasillabi e versi ipermetri.  E' stato osservato che ci vuole del  gran coraggio a mettere in rima oggi "i furori della passione amorosa, sfidando le insidie del romanticismo rosa e  le secche dello scetticismo ,  le paludi del ridicolo". Certo a vederla così nessuno direbbe che quella vecchia donna possa essere ancora soggetto di erotismo ,  però… c'è l'ironia , anzi l'autoironia come scudo.  La Spaziani ricorre al paradosso sarcastico per pungere,  l'enfasi pronta a minacciare, con le sue iperboli, la verità del sentimento, altrimenti cannibalizzato nei fuochi fatui della modernità.

5.     Poesia femminile
Maria Luisa , io dico che tu sei una donna straordinaria , nata per fare poesia e poesia d'amore , ma il mio dubbio è questo: esiste veramente una poesia al femminile ? Altrochè se esiste , dice Baldacci , suo grande estimatore . Ha  un suo timbro , un odore , un calore , anche una facies la poesia femminile che  la distingue dalla poesia  maschile.   Amici , ma , ri-pensandoci , come si fa   a non  " innamorarsi" delle poesie di un'Anna Achmatova,  Emily Dickinson , Marina Cvetaeva , o di un'Ada Merini ( che pure è alcolizzata e orrenda con quella faccia butterata ) o di quella straordinaria raffinatissima elegantissima  e quasi eterea creatura che è  Rossana Campo , una Venere delle nubi e del vento e delle stelle . E come si fa  a non innamorarsi di  Maria Luisa Spaziani ,  delle sue poesie che hanno  il ritmo delle stelle  , il fascino delle costellazioni , che sono la chioma di  Berenice e  il respiro di Andromeda . Hanno tutte  quelle caratteristiche peculiari ,  quel quid che è solo e proprio della donna , della femminilità.  

6.      “Ti tengo al guinzaglio”  
Epure , vi assicuro , che Maria Luisa   è tutt'altro che  " femminile" , quando ti guarda con quell'occhio strabico costantemente  in tralice , ti scruta e ti pesa solo per farti sentire una nullità , oppure si smemora perché è annoiata o infastidita . Così - suppongo - che poco femminile fosse  anche la Cvetaeva  ( il figlio le disse , - prima che Marina si suicidasse , impiccandosi ad un chiodo di una stamberga polacca , dove, esule,  non la volevano neppure come serva ,-  che era come una gallina spennacchiata) e  poco femminile fosse anche  l'Achmatova  davanti alle carceri , con uno straccio in testa , tremante , pallida e denutrita , per reclamare la liberazione del figlio e del marito . Anche  la Dickinson, la signorina vestita di bianco , era diventata ossuta , secca come una vecchia  scopa ingiallita ed era una zitella cinquantenne piena di nevrosi.  Insomma , queste poetesse  erano tutt'altro che belle e femminili, ma lo era la loro grande e nobile poesia. Quei versi , anche quando recavano la forza e l'energia pura  tipica della paternità , o della virilità ( certe poesie della Cvetaeva lo sono molto più di tante poesie maschili )  erano  " femminili"  e ti incantano , ti fanno delirare proprio per questo : hanno una grazia suprema , come questi versi di Maria Luisa:  "A giorni alterni sono io la luna/e tu l'immensa terra che mi attira,
e questa notte tu, tu sei la luna /- io ti tengo al guinzaglio -
so che mi stai sognando, mi accarezzi,/ i globuli lo sanno del mio sangue,
ogni mio nervo teso come un arco/o un'arpa eolia che vibra al respiro".           

7.     Poesia d’amore

Che poesia è quella della Spaziani? E'…poesia  mitologica, epica, simbolica ,certamente tributaria dei maudit francesi , con una  tangente estetica che costeggia un po' Baudelaire , Valery e un po' D'Annunzio, un po' Leopardi e un po' Montale , un po' Gaspare Stampa e Quasimodo ( "Sulla sabbia  ormai  scrivi da anni/ Riposati innalzando cattedrali" ) . C'è molto della cultura francese , anche  dei musicisti da lei prediletti  ( Debussy , in primis ) e degli impressionisti  ( Monet , in particolare) ma soprattutto  la sua è  - l'abbiamo detto -  una poesia d'amore,  un  amore-oasi  dove poter rifugiarsi  e  riflettere  nel deserto quotidiano dei nostri sentimenti e dell'anima.
Maria Luisa parla d'amore in senso lato , universale , e va in profondità .  Esplora come un palombaro , immergendosi negli abissi  della nostra coscienza , gli aspetti più intimi e problematici , talora angoscianti , tal altra magici , dell'amore , motore del mondo, fuoco dipinto , canto modulato , elegiaca nostalgia delle cose , ma anche una memoria tragica  di marinai alla deriva , amore fatto di gridi e sussurri , di luci e ombre , di musiche bianche e fiori , di sacrifici e rinunce , di voci che si fanno canto o grido , il tutto senza veli, scandagliando e denudando la propria anima fin nei recessi più nascosti , seguendo il corso dei ricordi , queste "ombre troppo lunghe per il nostro giovane corpo ".

8.     La volpe montaliana

Dirà : "Ci sono due categorie di uomini. Quelli che ricordano di essere stati fiori e che mantengono la capacità di amare o di non amare. E quelli invece che sono diventati frutti, per aver reciso il loro rapporto col fiore badando più ai profitti e ai riconoscimenti pubblici".
Ecco una risposta che potrebbe dare ai giovani poeti , ora che è sulla soglia degli ottant'anni, ma è come una fanciulla  desiderosa di amare e di essere amata. Io mi presentai non sapendo come chiamarla , alla fine dissi: Maria Luisa , e la cosa le fece enorme piacere, ma poi, in seguito , durante la cena  in un ristorante a picco sul mare della penisola sorrentina , capì che non avevo letto tutte le sue poesie , come proclamavo spudoratamente  ( rispuntò la “Volpe montaliana”  ) semplicemente sfogliando le pagine del suo libro  “Poesie“, edito negli  Oscar Mondadori , vecchio di una trentina d’anni fa , che le avevo porto  perché me lo autografasse , cosa che fece , ma da allora non mi rivolse più la parola , assorta nel fumo dei suoi pensieri.  Ahimè, ero stato uno sciocco adulatore. E la vecchia erotomane ( oltre a Montale , fu amante di Quasimodo e di altri letterati , purchè fossero del suo livello. E son convinto che anche oggi abbia i suoi amanti) non me lo perdonò. Vedendola , alle due di notte , mentre fumando l’ennesima sigaretta  gettava il suo sguardo nel mare , come una sirena in cerca di naviganti ,  sulla soglia della poesia, sulla linea del canto, pronta a far teatro dei suoi sentimenti,  rivelandoli così come sono, nudi, belli, autentici , sinceri, capii che  era  quella  la sua forza , la forza straordinaria e la bellezza della sua poesia, talora ermetica , oscura , incomprensibile ; in quell’attimo la vidi come una Venere che distilla gocce primigenie / che fa musica nello spazio in gamme di squillante blu…E' ancora una pagina bianca , un'argilla informe/ un fascio di forze vaghe che chiedono un ritmo"
9.     Eva

E poi fu  Eva, madre dei viventi , e sorella e moglie  e figlia ,  l'unica vera depositaria della verità dell'essere , l'unica che conoscesse  la verità del giardino dell'Eden e mi sussurasse  all’orecchio , beffarda:  è l'uomo che nasce dalla  costola della donna  e non viceversa. " C'è in questa inversione  qualcosa di virile: come è virile la femminilità creatrice e matrice , che si pone come forza e scaturigine primaria nell'ordine dell'universo. "E in quel momento preciso, esatto, sublime, essenziale, unico, fatale, io mi innamorai perdutamente di Maria Luisa Spaziani. Ma lei , ormai, aveva altro da fare e aveva perduto ogni interesse nei miei confronti.

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