giovedì 8 dicembre 2011

Lawrence e l'amante di lady Chatterley

DAVID HERBERT  LAWRENCE
LADY CHATTERLEY E I VIAGGI IN ITALIA


DI AGUSTO BENEMEGLIO

1. Viaggio in Italia
C'è stato un tempo in cui nessun artista ( o amante dell'arte) poteva mancare il "viaggio in Italia" ( Goethe in testa) . Era una moda. Bel clima, belle donne, si pagava poco, ci si stava da papi. Ci venivano a sospirare sulla delizie della natura , serviti e riveriti. E poi s'inventavano etnologi, filosofi, storici, o studiosi dell'arte, ecc. Invece di mandare le cartoline ai parenti e amici - come usava ai tempi nostri  ( ehm, ehm, ai miei tempi) , - ci scrivevano su il loro bel diario. David Herbert Lawrence , figlio di un minatore di Eastwood  , contea di Nottigham , e di una ex maestrina  colta e delicata , che si ricorda soprattutto per  l’allora “ scandaloso” L’amante di Lady Chatterly , ( ma ha scritto tanti altri libri importanti, poesie, saggi, ed è stato un eccellente pittore ) , è uno che in Italia c’è venuto svariate volte , insieme alla sua amata Frieda , baronessa von Richotfen, e ha scritto molte cose interessanti, ad esempio sulla Sicilia:  "Perchè mai questo fiore cominciava a uscire in gennaio , nel vivo dell'inverno , quando il vento nervoso soffiava ancora dall'Etna? ...Qualcosa ci dev'essere a infondere coraggio al mandorlo, qualche memoria di lontane terre,  di piu amabile sole a riaccendergli in cuore la fiducia"...Oh, il mattino mediterraneo in cui il nostro mondo cominciava!...Questa greca montagna senza tempo, nello splendore del suo cielo più basso, così maliosa, così maliosa, che tortura! E' come Circe. Se un uomo non è forte sul serio, essa gli porta via l'anima , e lo lascia , non un animale, ma una creatura elementare, intelligente e senz'anima....Così sono i siciliani, intelligenti demoni , quasi ispirati e senz'anima...Quanti uomini e quante razze umane , non ha l'Etna messo a cimento? Essa rompeva il vivo dell'anima greca . E dopo i greci , romani e normanni e arabi e spagnoli e francesi e italiani e anche inglesi ...Via dunque. Ma verso dove?..."

2. Frieda

Il padre di Lawrence era un  modesto minatore, sua madre proveniva da una ragguardevole famiglia borghese. La reciproca avversione dei genitori, trasformatasi ben presto in odio, derivava proprio dalla differenza sociale, e i frequenti conflitti gettarono la loro ombra sullo sviluppo dei figli. David Herbert , “Bert”,  sperimentò un profondo contrasto psichico quando la madre si separò dal marito e si dedicò tutta all' educazione e all' avvenire dei  figli. Si sciolse da questo legame con la madre unendosi a Frieda von  Richtohfen, madre di tre figli , che abbandonò la famiglia per vivere con lui. Tutte queste problematiche  di Lawrence  vennero fuori in seguito ed ebbero forti ripercussioni sulla sua vita , ripresentandosi più tardi nella sua opera.
Lawrence  viaggiò con sua moglie Frieda da un paese all'altro, vivendo per brevi periodi in Italia , Austria, Germania , Francia ,  Inghilterra , America e Australia. Studiò molto Nietzsche , Bergson , Freud, Melville , Whitmann, Hardy , Dickens, Eliot,  Carlyle, Ruskin  e , in Inghilterra , fu amico di John  Middleton , Murry , Mansfield e  Huxley.

3. Eclettico
Nella sua opera si dispiegano una molteplicità di generi letterari  che vanno dal romanzo al racconto,  dalla poesia al dramma , dal saggio alla critica , dagli scritti di viaggio agli articoli di alto giornalismo  . In tutto ciò i dati esistenziali e le esperienze biografiche assumono un eccezionale rilievo tanto da costituire una vera e propria chiave di  lettura dei testi . L’ultima sua opera fu " L'Apocalisse", che io lo lessi a vent'anni , e ne rimasi folgorato, per il suo anelito cosmico. “ Noi e il cosmo siamo una sola cosa . Il cosmo è un vasto corpo vivente , del quale siamo ancora parte. Il sole è un grande cuore i cui palpiti si diffondono sin nelle nostre vene anche più sottili . La luna è un grande , splendente centro nervoso , del quale noi vibriamo eternamente .
Ricordavo anche un suo racconto sulla Risurrezione – “L’uomo che era morto” - , dove Gesù si leva e si sente stanchissimo di tutto, e non può sopportare  la vecchia folla ; così, egli si separa e a mano a mano che riacquista forza , comincia a trovare quale meraviglioso luogo sia il mondo dei fenomeni, quanto più meraviglioso di ogni salvazione o cielo; e ringrazia la sua stella di non avere più bisogno di esercitare una 'missione' ”Ora potrò vivere - dice Cristo Risorto - senza sforzarmi di guidare gli altri”. “L'uomo che era morto”  è un rifiuto di Gesù come maestro , e un'accettazione di Gesù come uomo e amante? O l'uomo in questione è  lo stesso Lawrence prima dell'Amante di Lady Chatterley, il libro-svolta della sua carriera artistica?  “Ella si faceva vento con un ventaglio viola e guardava arcigna corrugando le sopracciglie folte. All'improvviso  quegli occhi giallo-bruni s'appuntarono sfavillando nei miei: Potremmo peccare insieme! La favilla cadde e mi incendiò d'un subito il sangue, poi si spense quasi con l'istessa rapidità. Si tenga pure il suo peccato ,pecchi pure con qualche tarchiato spagnolo o siciliano . Il peccato a me non interessa”.  

3. L'amante di Lady Chatterley

Quanto c’era  di autobiografico in Lady Chatterley?  Secondo la teoria di Murry – che lo conosceva bene - lui si volle identificare con il guardacaccia Mellors , l’amante della Lady . L’esperienze amorose fatte da Mellors  prima di incontrare Lady  Chatterley recano il riflesso di quelle fatte da Lawrence con due delle ragazze amate in giovinezza , Miriam ( Jessie Chambers) e Elena ( Helen Corke) , e poi con la moglie Frieda . Le prime due erano state restie lasciarsi possedere , l’altra aveva esercitato lei l’imperio sessuale , invece di subirlo. Umiliato , come  Mellors, nel suo orgoglio di maschio , Lawrence crea Lady Chatterley , la donna dalla quale ricevere , in fantasia, cioè in persona di Mellors,  tutto  quello che aveva desiderato , ma non ottenuto , dalla donna nella vita. E non l’aveva ottenuto perché  era scisso tra il desiderio di fisica tenerezza , che è amore corporeo , e il desiderio di pretta sessualità, che è cosciente esercizio d’imperio sessuale, che è odio corporeo.  Era vittima della repressione subita nell’ambiente puritano della sua infanzia , nell’impossibilità – per quanto si sforzasse - di trovare innocenza nell’amore corporeo. Da ciò ne consegue – continua Murry – che è  Sir Clifford  ( il marito della Lady, reso impotente a causa della guerra) il vero simbolo dell’infermità di Lawrence , il quale si fa spietato verso l’aristocratico personaggio per salvarsi dal dover riconoscersi suo doppio.  “Per questo predicatore della coppia “. Dirà Andrè Malraux , “ l’altro non conta affatto. Il conflitto o  l’accordo si stabilisce fra l’essere e la sua sensazione”. In ciò era anche la sostanza dell’erotismo di Lawrence, ma forse quello di “Bert” non era neppure erotismo , negato com’era alla tenerezza non meno che alla sessualità , benché convinto del contrario da pensare come titolo  del romanzo più famoso che gli diede la fama e molti problemi appunto “ Tenerezza”. Ma non c’è nessuna tenerezza in Mellors . E anche Lady Chatterley finisce col restare condannata alla pura ricettività e quindi sotto il segno dell’isolamento , respinta come si trova dall’isolamento di Mellors, refrattario quale egli è a vera espansione. Lady Chatterley gli chiede: “ Ma conserverai la tua tenerezza per me , non è vero? Ti ho amato tanto questa notte. Conserverai la tua tenerezza per me?” Si avverte dall’ansia della richiesta che ella è la prima a non credere a quella tenerezza. Insomma , il nostro David Herbert come amatore era un vero e proprio bluff. 

4. Cinzia da Boston

Ma Cinzia da Boston  obietta sull’accostamento con Clifford-Lawrence e dice che il Lord  rappresenta solo  una caricatura dell'uomo troppo represso, troppo assessuato, troppo cerebrale, troppo inglese, troppo sterile , dunque la stessa classe aristocratica inglese del tempo , a cui  Lawrence certamente non apparteneva,  come figlio di minatore  e minatore egli stesso da ragazzino , poi costretto a lasciare il lavoro per motivi di salute ( era affetto da tubercolosi ), sebbene avesse sposato una baronessa tedesca, mezza ripudiata dalla famiglia , per il tipo di vita  che conduceva . “ In Italia vivevamo di pane nero, ova fresche , fragole e more” scrisse al padre, che di rimando rispose se non si vergognava di andare  per il mondocome una barista e di diventare così povera e socialmente impraticabile.  Ma a proposito di Cinzia da Boston  e di Frieda , uno degli incontri più importanti di Lawrence fu quello con un’altra Cinzia , Lady Cinzia d'Asquith, moglie dell'avvocato Herbert Asquith, che era il figlio del primo  ministro inglese. Lady Cinzia scriveva versi fin dall'età di quattordici anni e invitò il poeta e Frieda (non ancora sposati) ad un tè .I due amanti  ottennero un successo magnifico , strepitoso ( soprattutto Lawrence) , tant'è che Lady Cinzia ne riferirà in termini entusiastici , scioccanti , nel suo libro di memorie

5. Lady Cinzia

"Ricorda e ne avrai gioia" ( Remember and Be Glad, New York , Charles Schribner's Sons, 1952)  Lady Cinzia e il marito provarono una specie di trauma al primo entrare di Lawrence  nel loro campo visivo, “Nell'attimo che quella smilza, flessibile figura avanzò lesta nella stanza , entrambi constatammo, quasi con la scossa violenta di una collisione , che qualche cosa di nuovo e stupefacente era entrato nelle nostre vite. Credo che nessuno sia stato in presenza di Lawrence anche soltanto due minuti senza che lo colpisse la differenza di lui da ogni altro. Non una differenza di grado , ma di natura . Qualcosa come un'elettrica elementare qualità gli dava un tremolante splendore Indipendentemente da questa singolare alterità , si avvertiva subito che egli  era di una vitalità oltrenaturale". E  ciò la dice lunga sulla personalità "magnetica " di Lawrence  e spiega , forse, almeno in parte, come una  donna come Frieda, -che aveva "tutto", - abbandonò marito e figli per seguire “Bert”, sempre più innamorato dell’Italia e in particolare della Sicilia. Che “sembra un paese in un acquario: tutto acqua ; e la gente come granchi o gamberetti nero-grigi che strisciano sul fondo.....Qui  tutto è lotta, e sofferenza, ferita e reintegrazione. Guardate la fragile vite . Quante cicatrici! E tuttavia quale fresco pullulare di gemme dai corti moncherini! Provatevi ad abbattere il forte , ostinato, gommoso fico: esso scoppierà come un polipo nella prolissità .

6. Il mandorlo

E il mandorlo? Esprime il suo fiore , come sudor di sangue dai suoi nudi stocchi di ferro arrugginito...Sicilia , Sicilia! Umidi mandorli, nero ferro emerso in fiere contorsioni dalla profonda , soffice piuma del siciliano verde invernale , su per i declivi.... E rieccoti ,  mandorlo , sotto la ringhiera della terrazza : nero, arrugginito tronco di ferro , che hai saldato i tuoi smilzi rami più fini come acciaio sensibile nell'aria: grigio, di lavanda...che cosa fai , nella pioggia di dicembre ? Hai tu un'arcana sensitività elettrica nelle tue vette d'acciaio. Avverti l'aria per elettriche influenze , come un qualche ignoto apparecchio magnetico? Ricevi messaggi, in misteriosa cifra? .....Questa è l'antica terra del sud che s'arriccia in ferro di mandorlo. Ferro dal cuore d'alba. Cuore d'alba che batte in perpetuo , avviluppato nel ferro per resistere all'esilio , alle età , e s'esprime , ecco, in fiore"....

7. Lerici

E poi le sere d'inverno , a Lerici, dov'era ( ed è tuttora) il castello descritto da Shelley. Lawrence e Frieda cantavano. Bert aveva un'esile voce da semicastrato, ma era un vero artista e insegnava molte canzoni a Frieda , della quale gli piaceva la voce robusta , da soprano "tenorile". Lawrence  era un interprete finissimo, sensibile, meraviglioso e a Natale accorrevano ad ascoltarlo tutte le famiglie inglesi, tedesche e americane che si trovavano nel golfo dei poeti, in cui " i cuori non bruciano". C'erano due ragazze tedesche , di nobile famiglia, che venivano con la chitarra e accompagnavano Lawrence, che cantava , sotto la direzione della maestra di Tellaro , " Da quella parte ove si leva il  sole " e "Dì' alla Marcella che sai fare all'amore . E poi c'era Luigi, un  contadino ligure, così bello a vedere, quando raccoglieva le olive dai rami, che la maestra di Tellaro andava in deliquio e stornellava a più non posso sotto lo sguardo divertito di Bert e Frieda. Con la baronessa era diventata amica e si raccontavano i particolari intimi dei loro rispettivi amori. Frieda era un inno alla meraviglia del vivere , era tutt'uno con il suo uomo, ma l'uomo vero... era lei... elargiva i suoi favori - fuggevoli - ad uomini di un certo fascino e avvenenza.
Per incatenare e incantare il plebeo Lawrence , la novella Pizia ci mise non più di venti minuti ; lui ne rimase rapito e folgorato dinanzi a questa Venere assai teutonica. E come fratello aveva un mito  , il Barone Rosso , eroe della prima guerra mondiale di cui è stato tratto un  film-documento  in cui appaiono insieme , sorella e fratello, se non vado errato. Ma il  vero  barone con cui ebbe a fare Lawrence  fu il padre di Frieda , "un ometto irascibile , fiero, purissimo aristocratico che guardava tutti con sprezzo" che non benedì di certo l'unione di sua figlia con  il figlio di un minatore e tuttavia lo salvò in diverse circostanze, una in particolare quando nel parco di Metz , Lawrence ,sdraiato sull'erba insieme a Frieda , venne scambiato per una spia inglese , fu arrestato e stavano per fargli un processo sommario. Insomma lui continò a scrivere all'amico Garnett che quella dei Richthofen era una famiglia "incredibile , straordinaria " e ne era estasiato... E’ stato scritto come tutta l'esistenza di Lawrence sia stato un tentativo di superare, nel rapporto libero e pieno con altre donne, il legame con la madre. E tutta la sua opera è ricerca di un equilibrio impossibile tra un fortissimo senso della religione , e fortissimi impulsi sessuali.

8. Aveva cercato l'utopia

Nella sua vita, prima che nella sua opera, aveva cercato l'utopia di un mondo privo di oppressione, fatto di libertà sessuale e pacifismo, a stretto contatto con la natura. E scriverà sempre contro chi intende chiudere i rapporti sociali in regole, in ruoli.È per questo, più che per l'esplicito erotismo di qualche pagina, che la sua opera letteraria, e anche la sua pittura, furono oggetto di feroci censure .Alle sue posizioni teoriche si riconosce oggi un notevole rilievo. Lawrence smonta la costruzione intellettuale che ha imbalsamato la psicologia del profondo, e critica l'immagine freudiana dell'inconscio: astratta, idealizzata, e quindi repressiva. Il vero equilibrio, per lui, sta nell'abbandonarsi al flusso del desiderio, nel creare una libera economia di saperi e di piaceriD. H. Lawrence. Lawrence è uno degli scrittori che hanno assorbito maggiormente le idee di Nietzsche e ciò appare ravvisabile nel corso di tutta la sua opera, in particolare ne “L'arcobaleno” e “Donne innamorate”. In questi romanzi l'impatto di Nietzsche è evidente in molte delle idee espresse dai personaggi principali, che cercano di recuperare la loro identità irrazionale, di uscire dagli inutili schemi morali con cui gli uomini imbavagliano i loro istinti. Lawrence – dirà Henry Miller - partiva da delle idee astratte e poi costruiva i suoi romanzi, mirati spesso a criticare una società ipocrita e bigotta; proprio per questo le idee innovative e trasgressive di Nietzsche ebbero per lui una straordinaria importanza. 

9. I promessi sposi

Per finire vorrei sottolineare certe simiglianze tra il capolavoro di Lawrence e i  “I promessi sposi” manzoniani , almeno per quanto riguarda i vari rifacimenti. Infatti esistono ben tre versioni  di Lady Chatterley : la prima Lady C., la seconda Lady C. ( queste due versioni pubblicate postume) , la Lady C. riedita recentemente da Repubblica - e infine , per soprammercato , " A proposito
dell'Amante di Lady C: , scritta a Parigi nel '29. Ricordiamo che  il Manzoni fino all'ultimo respiro dice : “Il Perdonatore mi avrà perdonato?” , e non si vede quale peccato potesse commettere oltre a quello di aver fatto fare una dozzina di figli alla povera Enrichetta e ad averli abbandonati a se stessi. Anche David Herbert alla fine , nonostante fosse nicciano e panteista , vuol credere ad una resurrezione , non si rassegna alla fine di tutto, s'aggrappa alla Luna, alla dea Selene , che è una dea quieta, di luce riflessa, silenziosa, insomma , una dea graziosa , leopardiana , che , come disse Carducci ,  "non rompe  le palle con l’incenso e la sacrestia manzoniana".

10. L'ultima poesia

Questa l'ultima poesia, prima di morire, a soli 45 anni, alle dieci di notte del 2 marzo 1930, dopo essere stato trasportato dal Sanatorio nella Villa Robermond. “Mettete la luna ai miei piedi,/ la mezzaluna , ponete su di essa i miei piedi, come fossi un Signore!/ Oh lasciate che le mie caviglie si bagnino nel chiaro di luna , ch'io possa andare/ sicuro e calzato di luna, calmo e con piedi lucenti/ alla mia meta....Poichè il sole è nemico, ora/ la sua faccia è di leone rosso....”
E questo è tutto, come avrebbe detto il giovane Holden.



1 commento:

  1. Ho letto tutto d'un fiato, con impaziente desiderio. Comincio a comprendere le magnifiche intuizioni di Lawrence sulla Sicilia e i Siciliani, Verga e Pirandello. Sono stata affascinata da queste pagine, un labirinto di emozioni, punti di vista, vita vissuta e immaginata e forse sognata, questa magnifica "storia dei giorni inutili", appunto. Grazie

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