BURRASCHIA
In quest’eternità , negli abissi marini, giacciono molti marinai e pescatori. Ne vogliamo ricordare uno , “Burraschia” , al secolo Antonio Buccarella che nel corso della sua non lunghissima vita ( aveva cinquantasei anni) aveva visto , vissuto e sofferto tutti i drammi dei naufragi e anche le tragedie per i tanti pescatori di Gallipoli, amici e fratelli , scomparsi in mare .
Era un marinaio vero , di quelli che sanno tutto delle barche dei venti e degli uomini che vanno per mare , marinai che ormai non esistono più , marinai che vivono ogni giorno come se fosse unico , con il naufragio costantemente addosso. Di questi marinai , nessuno finora ha narrato le avventure epiche, l’eroismo , i rischi drammatici del loro navigare in condizioni impossibili, le tragedie consumate nei loro cuori . Eppure tutto questo fa parte della storia vera di Gallipoli , e della storia tout court del mondo , non dei sogni e delle fantasie dei libri e dei film. E’ triste non vederlo più. Ma forse andando per mare avremo modo di rincontrarlo, per chè la sua anima è lì, tra i venti e le tempeste.
Ma in mare aperto , negli oceani, capitava (e capita ancora oggi) che un s’udisse un canto misterioso e strano
Un canto misterioso percorre gli abissi marini, si propaga scivolando lungo canali invisibili, e va lontano, molto lontano. Lo si sente, sott'acqua, a chilometri di distanza, ma anche i marinai che riposano nelle stive possono udirlo, con sorpresa ed angoscia”. Che cos’è? Di che si tratta? Di mostri marini, piovre e serpenti giganti...o forse del canto delle sirene, che Ulisse volle ascoltare legato all'albero maestro?
Nessun commento:
Posta un commento